giovedì 25 giugno 2015

La Teoria del Gioco del 15

Mi sto apprestando a completare il numero di giugno di A&R Analisi e Ricerche, incentrato sulla dinamica dei prezzi delle materie prime industriali. Da un confronto con un carissimo amico, è emerso quanto sia difficile riuscire a trasmettere contenuti importanti, anche gratuitamente, se l'interlocutore non presta l'adeguata attenzione.

E' dunque un problema di Comunicazione? Certamente ma non solo.

Troppo spesso siamo indaffarati con altre problematiche contingenti (non necessariamente rilevanti) che ci sottraggono tempo ed attenzione.

Un'efficace Comunicazione si ottiene non già presentando solamente i contenuti in un modo accattivante, ma anche e soprattutto quando le Parti sono disposte ad ascoltarsi.

Vale più che mai la metafora dell'asino condotto sulla riva del fiume che tuttavia non beve perché non vuole bere!!

Allora come è possibile aumentare il livello di attenzione dell'Interlocutore se Questi è troppo (e spesso) impegnato nella risoluzione dei suoi problemi?

Dandogli gli STRUMENTI.

E' un po' come il vecchio gioco del 15 in cui per mettere in ordine progressivo i numeri, bisogna fare spazio attraverso una strategia d'azione.

La nostra vita quotidiana è la scacchiera del gioco. Le attività si concatenato tra di loro senza un ordine logico efficiente ed il fatto di saltare continuamente da una posizione all'altra ci crea stress e ci fa perdere tempo. Ognuno di Noi sa che dopo l'1 c'è il 2, il 3 e così via, ma spesso non siamo in grado di vedere il percorso più facile per conseguire l'ordine.

Lo scopo del mio lavoro è quindi quello di creare lo spazio opportuno per favorire il "riordino delle pedine". A volte è sufficiente fare un pausa, altre standardizzare l'organizzazione dei processi, altre ancora introdurre procedure semplici e nuove che annullino parte dei rischi e permettano al Management di concentrarsi su questioni più rilevanti.

Nell'ambito della gestione dei rischi finanziari, l'analisi e la valutazione degli strumenti di copertura ha esattamente questo scopo: ridurre l'attenzione prestata alla dinamica dei prezzi per concentrarsi di più sul business.

La volatilità sui mercati ci sarà sempre, ma dovrà essere recepita non come elemento di distruzione ma come la creazione di nuove opportunità. 


PD

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